domenica 17 maggio 2020

Giornata Internazionale della Luce

16 Maggio 2020
Quest'anno si era giocato di anticipo per arrivare alla Giornata con un programma quanto più coinvolgente, accogliente, scientifico, divertente e condiviso possibile.
Niente di tutto ciò.
Un po' di delusione, ma i problemi di queste settimane difficilmente potevano lasciare spazio a quello che sembrerebbe un bizzarro chiodo fisso.

Adesso pensate solo per un attimo ai raggi X con cui i radiologi hanno individuato le temibili polmoniti interstiziali, alla luce e ai colori dei test diagnostici, dei LED con cui le apparecchiature medicali segnalano parametri vitali.
Pensate ai raggi UV usati per sanificare, alle radiofrequenze con cui trasmettono gli smartphone usati dai pazienti per comunicare con le famiglie, magari per l'ultima volta.
Pensate anche ai segnali luminosi che hanno viaggiato attraverso le fibre ottiche della rete. Abbiamo avuto la possibilità di sentirci meno distanti dai nostri cari, di ricreare classi, di provare a stabilire un legame e tentare di continuare ad essere a Scuola, anche se tra mille e una difficoltà e in maniera certamente migliorabile.
Pensate alle torce luminose che abbiamo acceso alle 21 e ai colori degli arcobaleni disegnati per farci forza gli uni con gli altri. Pensate al buio che ha accompagnato la sorpresa, il disagio, la paura per una situazione che molti di noi non avevano mai vissuto.


Ora guardate questa immagine satellitare (per vederla ingrandita cliccate qui)
Credits NASA Earth Observatory/NOAA NGDC

La distribuzione della luce, di notte, sembra essere quella della ricchezza sulla Terra: mentre città come Londra, New York, Parigi, Tokyo sono intensamente luminose, ci sono zone quasi completamente buie come l'Africa.
Le aree illuminate (guardate la Pianura Padana) sono quelle con forti consumi, industrializzazione, commercio, grandi ricchezze, innovazione. Eppure siamo stati messi in crisi da una particella di dimensioni ultramicroscopiche.

Adesso, invece, godetevi questo video


e questa immagine
Credit & CopyrightTomas SlovinskyText: Matipon Tangmatitham (NARIT)

Pensiamo alle parole notte, stelle e cielo nelle arti, alle emozioni che parole, immagini e suoni suscitano in noi.
Quale cielo preferite?

Molti studi hanno provato che l'eccesso di luci influisce in modo diretto sulla vita degli animali, sulle rotte migratorie degli uccelli e che può provocare disturbi della personalità. L'illuminazione eccessiva o poco razionale causa sprechi energetici e contribuisce al riscaldamento del pianeta.
La crescente richiesta di luce per usi urbani ed industriali inquina e crea molti effetti collaterali negativi, anche alla ricerca scientifica.
Gli astronomi hanno bisogno di un cielo limpido per esplorare l'Universo, pensate a Ipparco, J. Kepler, Galileo Galilei, A. Jump Cannon, H. Leawitt e E. Hubble.

Dato il forte impatto che ha sullo sviluppo delle popolazioni e sulla conservazione della biodiversità, un cielo notturno incontaminato, che possa consentire la contemplazione del firmamento, dovrebbe essere considerato un diritto inalienabile dell'umanità al pari di altri diritti quali quelli ambientali, culturali e sociali (dalla Dichiarazione in difesa del cielo notturno e al diritto alla luce delle stelle. La Palma, 2007).

Per questo la Giornata Internazionale della Luce non è un bizzarro chiodo fisso.

Piuttosto è gratitudine per i mezzi che abbiamo a disposizione, consapevolezza del loro valore, nonché richiamo ad una grande responsabilità: quella di prenderci cura gli uni degli altri, di preservare il delicato equilibrio che ci collega tutti sul pianeta, perché, prendendo in prestito le parole di C. Sagan, "Che ci piaccia o meno, per il momento la Terra è dove ci giochiamo le nostre carte".

Se avremo compreso tutto questo, dopo il viaggio buio attraverso le settimane appena trascorse, allora usciremo finalmente a "riveder le stelle"!

Buona Giornata Internazionale della Luce 2020 dalla Commissione Planetario.
B. Avella, A. Giubilei, A. Runci, S. Valeri.

lunedì 11 maggio 2020

Due alunne di 1H, Cristiana Ciafrei e Giorgia Fabbrizi, hanno realizzato da sole il primo numero di quello che potrebbe diventare un giornalino scolastico a cadenza mensile. Pubblico in lavoro così da avere commenti...

La stampa dei ragazzi n. 1 - maggio 2020


Nel frattempo la redazione si è... allargata e pubblico il secondo numero del giornalino che ha , nell'ultima pagina, un pensiero per i professori che li hanno seguiti durante la didattica a distanza. Grazie ragazzi!!

domenica 10 maggio 2020

Gli alunni della Ia E hanno realizzato, insieme ai loro papà, un biglietto di auguri per le mamme

martedì 5 maggio 2020

Un grazie e buona condivisione!
Il vostro spirito avventuroso vi porti sempre ad andare avanti...
                                                                                                                 (K. Gibran)